LOCANDINA_Ri-Generazione Città Giovane

I nuovi cittadini dall’animo green

Chiediamo alle due giurate soroptimiste Valeria Villa, Club di Varese e Donatella Caniani, Club di Potenza, come hanno affrontato il loro compito.
È utile far notare che la scelta è ricaduta su due socie i cui club di appartenenza non hanno partecipato
al progetto e che avevano le necessarie competenze in campo di urbanistica.

I ragazzi sono stati molto critici nel riconoscere dapprima alcune criticità dei contesti in cui vivono e nel proporre soluzioni di valorizzazione e tutela decisamente innovative e fantasiose.

di Valeria Villa

Con quale spirito hai accolto la proposta di far parte della giuria?

Ho accolto l’invito con piacere e riconoscenza, pur consapevole di aggiungere carico alla mole di lavoro che già mi impegna abbondantemente, ma con spi- rito di servizio e grande curiosità per il vero Patrimonio umano che detiene il nostro Paese: i nostri giovani.

Quali sono le tue aspettative rispetto alla capacità di analisi dei ragazzi?

Da donna Soroptimista, mamma di due ragazzi ormai grandi, attiva da sem- pre a livello didattico e formativo per l’educazione al Patrimonio culturale, ero certa di trovare importanti spunti di riflessione e idee innovative.
I ragazzi difficilmente tradiscono tali aspettative: creatività, fantasia, ricer- ca, critica, proposizione sono solo alcuni degli aspetti salienti intercettati nei progetti esaminati.

Dagli elaborati dei ragazzi che idea ti stai facendo del loro modo di essere cittadini?

Attraverso le proposte esaminate si evince un forte influsso educativo prove- niente dal corpo docente, dalle famiglie di provenienza e dal contesto sociale dal quale provengono i ragazzi.

Notevole la differenza degli approcci tra le scuole primarie e seconda- rie ma in tutti i lavori esaminati, provenienti da città di differenti am- biti geografici, con valenze e problematiche differenti, noto a comune denominatore l’assimilazione di un processo educativo molto evoluto. I ragazzi mi paiono presenti, consapevoli e propositivi; mi hanno sorpre- so in modo particolare la presa di coscienza del valore del Patrimonio naturalistico, architettonico, urbanistico e storico-artistico, il tentativo di valorizzarlo con proposte di sostenibilità economica e ambientale, con particolare attenzione rivolta ai bisogni effettivi delle giovani gene- razioni, aspiranti a creare luoghi di incontro, di scambio, condivisione e inclusione sociale. Credo potranno essere cittadini consapevoli e impegnati per la salva- guardia, tutela e valorizzazione del Patrimonio nazionale.

Hanno saputo individuare criticità? Hanno saputo proporre delle soluzioni?

Certamente sono stati molto critici nel riconoscere dapprima alcune criticità dei contesti in cui vivono e nel proporre soluzioni di valoriz- zazione e tutela decisamente innovative e fantasiose.
Alcuni di essi si sono spinti a trovare e proporre soluzioni tecniche, di natura architettonica e addirittura tecnologica, votate alla sostenibilità ambientale, all’efficientamento energetico, alla mitigazione dell’impat- to sull’ambiente: insomma un processo di sintesi che parte dall’appro- fondimento delle conoscenze per giungere a innovative soluzioni eco- sostenibili: grande lavoro!

Saranno cittadini attivi o passivi?

Indubbiamente saranno cittadini critici, capace di discernere, di interrogarsi, di analizzare, studiare e ricercare per poter risolvere problemi e proporre miglioramenti, mitigazione di cause di degrado, in un’ottica di cittadinanza consapevole, educata ed inclusiva. Credo che questo progetto, come altri analoghi o perlomeno orientati alla formazione di una futura generazione di cittadinanza attiva e consapevole, siano processi preziosi di affiancamento alle Istituzioni e che la disseminazione degli esiti di tali importanti progetti debba essere lo step ulteriore del nostro impegno: senza condivisione della grande mole di lavoro svolta da Soroptimist, dai docenti, dalle scuole, dai ragazzi, dai professionisti chiamati a studiare e valutare, tutto questo importante lavoro decadrebbe a breve. Suggerisco pertanto di mettere a sistema queste testimonianze in una raccolta di best practices da promuovere e divulgare con soluzioni innovative di comunicazione, magari attraverso le fonti ministeriali di comunicazione.

Donatella Caniani

Far parte della giuria di questo concorso cosa ha significato per te?

Far parte di questa giuria ha rappresentato, per me, una vera e propria quadratura del cerchio, il com- pimento di una serie di attività, che sto svolgendo come docente universitaria di Ingegneria Sanita- ria-Ambientale, legate allo sviluppo di progetti per la creazione ed il rafforzamento di Comunità di cit- tadini, che si aggregano e coagulano attorno ai temi della salvaguardia e della sostenibilità ambientale. La creazione di nuove e più solide comunità di cit- tadini è, infatti, al contempo strumento ed obiettivo degli interventi di rigenerazione urbanistica, am- bientale e sociale di aree urbane degradate. Il suc- cesso di tali azioni passa anche attraverso la robusta e vivace collaborazione tra cittadini consapevoli e correttamente informati.

C’è quindi uno stretto legame tra la rigenerazione sociale, intesa anche come costruzione di nuove comunità di cittadini, e le questioni legate alla protezione dell’ambiente?

Nel quadro della crescente pressione a cui produ- zione e consumi sottopongono le risorse mondiali e l’ambiente, la transizione verso un’economia cir- colare risponde al desiderio di crescita sostenibile, e, contrapponendosi al modello di sviluppo lineare, si orienta verso altre priorità, verso valori antichi che sembravano perduti ma che diventano il fulcro del nuovo modello di sviluppo: riutilizzare, aggiustare, rinnovare, riciclare. L’attenzione crescente verso l’u- so e il riuso effificiente delle risorse naturali e il riciclo dei rififiuti come ‘materia prima-seconda’, mi ha spin- to a sviluppare progetti specififici, che mirano a co- struire nuovi modelli circolari di valorizzazione dei rifififiuti. Tali obiettivi possono essere raggiunti, però, solo utilizzando un approccio centrato sulle persone, responsabilizzando la società civile e promuovendo modelli di aggregazione che rappresentano, a loro volta, terreno fertile per la divulgazione delle proble- matiche ambientali, e contribuiscono allo sviluppo di strategie comunicative integrate, ad esempio con

informazioni personalizzate, per promuovere il cam- biamento dei comportamenti, modificare conoscen- ze, consapevolezza e atteggiamenti. I giovani sono senz’altro i nostri “modelli” più efficaci di divulga- zione e propagazione di comportamenti virtuosi. An- che dallo studio dei loro bisogni bisognerà partire se si vorranno ri-progettare città e quartieri sempre più vivibili e rispettosi dell’ambiente.

I ragazzi hanno saputo individuare criticità? Hanno saputo proporre delle soluzioni?

I ragazzi non deludono mai. Quando li si coinvolge con un bel progetto, rispondono dando il meglio di loro stessi. Con il supporto dei loro docenti, hanno saputo, attraverso lucide analisi critiche, in alcuni casi supportate da indagini sociologiche, condotte anche attraverso la somministrazione di questiona- ri, individuare le criticità e i bisogni, tanto a scala di città quanto a quella di quartiere e di singolo proget- to, proporre soluzioni contestualizzate, concrete e realizzabili, molto ben sviluppate dal punto di vista tecnico e metodologico, caratterizzate in molti casi da un notevole livello di originalità e innovazione.

Dagli elaborati dei ragazzi che idea ti stai facendo del loro modo di essere cittadini? Saranno cittadini attivi o passivi?

Gli elaborati mi lasciano ben sperare per il futuro. Le città saranno sempre più interessate da azioni di rigenerazione per obiettivi quali riciclo di materiali, effifificienza energetica, forestazione urbana, mobilità sostenibile.

I recenti sviluppi delle politiche pubbliche e della rigenerazione urbana richiederanno sempre di più la partecipazione diretta e sempre più attiva dei cit- tadini. I giovani saranno i nostri migliori alleati, i veri buoni cittadini del futuro, che contribuiranno con le loro idee a ripensare e ri-generare le nostre città alla luce delle analisi degli indicatori della pia- nifificazione per insediamenti sicuri e green e sempre di più a misura delle nuove generazioni.

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