Questo numero della rivista è dedicato ai giovani: alla volontà di ascoltarli, di comprenderli e se possibile, di aiutarli, attraverso i progetti che realizziamo.
La pandemia ha rischiato di intaccarne lo sviluppo armonioso della personalità, togliendo loro quel contributo di relazioni che è linfa vitale ad ogni età, fondamentale nei giovani per costruire la loro identità.
Vogliamo evidenziare i progetti che il Soroptimist dedica ai giovani, come Ri-Generazione Città Giovane, il concorso Giovani Talenti Femminili della Musica “Alda Rossi da Rios” e il grande l’impegno di tanti club contro il Bullismo e il Cyberbullismo e nella realizzazione di progetti di cittadinanza attiva e di educazione di genere.
Il 6 giugno in Campidoglio a Roma premieremo gli studenti vincitori della selezione nazionale del Bando Ri-Generazione Città Giovane. La giuria, formata da Donatella Caniani, ingegnere ambientale, docente della Università di Potenza, Valeria Villa, storica dell’arte e conservatrice-restauratrice, socia fondatrice di Cultura-Valore Milano, entrambe Soroptimiste e da Massimo Roj architetto, fondatore e AD di Progetto CMR, che è entusiasta dei lavori presentati dai Club per la selezione nazionale.
Con il progetto Ri-Generazione Città Giovane, abbiamo coinvolto oltre cinquemila ragazzi che da tutta Italia hanno elaborato le loro idee di città. Il bando ha l’obiettivo di sviluppare la cittadinanza attiva tra gli studenti, obiettivo condiviso tramite il protocollo d’intesa firmato nel giugno 2022 con il Ministero dell’Istruzione. Il progetto “Ri-Generazione Città Giovane” fa emergere un quadro entusiasmante di “ragazzi presenti, consapevoli e propositivi.
Mi ha sorpreso in modo particolare la loro presa di coscienza del valore del Patrimonio naturalistico, architettonico, urbanistico e storico-artistico, come anche il tentativo di valorizzarlo con proposte di sostenibilità economica e ambientale, con particolare attenzione rivolta ai bisogni effettivi delle nuove generazioni, aspiranti a creare luoghi di incontro, di scambio, condivisione e inclusione sociale.
Credo potranno essere cittadini impegnati per la salvaguardia, tutela e valorizzazione del Patrimonio nazionale.
Le parole di Valeria Villa, facente parte della giuria del progetto, ci confermano che i progetti di sostenibilità che la nostra Unione sta realizzando sono in sintonia con gli interessi e la sensibilità dei giovani.
Si conferma anche la piena rispondenza tra i protocolli firmati a livello nazionale e le realizzazioni progettuali: nell’ambito del protocollo nazionale firmato con WeTree, il prossimo 24 maggio, per il progetto nazionale “Un bosco insieme”, inaugureremo la piantumazione realizzata presso l’Abbazia di Santa Maria di Cerrate. I Club della Puglia e della Basilicata, cui dobbiamo questo progetto, hanno scelto di dedicarlo a Giovanna Laterza, Soroptimista che tutte ricordiamo per aver lasciato un segno indelebile nel mondo della cultura e dell’imprenditoria editoriale. Il progetto comprende una borsa di studio a una studentessa, presso l’IPSP-CNR, finalizzata ad un progetto di ricerca e divulgazione relativo al patogeno batterico Xylella.
“Last, but not least”, come sapete, è stato portato a termine il lavoro di traduzione e adattamento degli Statuti e Regolamenti di Unione e di Club che comprendono le integrazioni necessarie a dare attuazione alla trasformazione della nostra Associazione in Associazione Riconosciuta. Si tratta di un lavoro complesso, mai affrontato nei 73 anni di vita del Soroptimist International d’Italia, che richiede un serio impegno a tutta la nostra Associazione e un percorso di condivisione fino alla deliberazione del Consiglio Nazionale Straordinario.
Ringrazio, anche da queste pagine, tutte le Amiche che hanno contribuito alla stesura e ringrazio in anticipo tutti i Club per il contributo costruttivo che vorranno dare a questo importante cambiamento.
Un grande grazie a tutte le Socie, che con il loro impegno onorano la nostra Associazione e un invito a tutte a festeggiare i piccoli e i grandi traguardi dei Club in amicizia e serenità.
Care Amiche,
è già trascorso un anno da quando ci siamo incontrate a Roma per la consueta riunione delle Presidenti e Segretarie di inizio del biennio: per me è letteralmente volato e nonostante le varie restrizioni sono molto soddisfatta di avervi incontrate così numerose in moltissimi eventi organizzati dai Club ai quali ho sempre partecipato con interesse e con grande piacere.
Abbiamo vissuto momenti di forte coinvolgimento come il Consiglio Nazionale delle Delegate a Foligno, la festa per la piantumazione di 6000 abeti rossi, in Val di Fiemme il 2 luglio scorso nell’ambito del progetto nazionale Rinasce la foresta che suona e infine a Caserta l’inaugurazione del restauro della fontana di Diana e Atteone realizzata con il fondo per l’arte in occasione del nostro centenario.
L’annuale incontro delle Presidenti e Segretarie, come vi ho preannunciato ai primi di settembre si svolgerà a Roma il 14 gennaio 2023, coerentemente con il nuovo anno soroptimista, che decorre dal 1° gennaio al 31 dicembre, così come è stato stabilito dal Soroptimist International.
Con la collaborazione dei Club e dei team dei vari progetti abbiamo organizzato in ottobre alcuni eventi di respiro nazionale destinati a tutte le Socie: a Caserta, a Roma e a Milano.
Il 14 ottobre a Milano è fissata l’iniziativa chiave del progetto nazionale La Città che vorrei Reinventare la città a misura di donna che ha riscosso l’interesse di tutti i Club italiani, in maniera più o meno forte e immediata e di tutte le Soroptimiste che condividono l’ esigenza di avvicinare maggiormente le donne alla gestione delle città. Ossia renderci protagoniste al fine di definirne caratteristiche e servizi, di sviluppare una cittadinanza attiva e partecipativa, essere destinatarie consapevoli, ideatrici e autrici delle innovazioni che i luoghi in cui viviamo, siano essi grandi città o piccoli borghi, possono e devono attuare.
L’incontro del 14 ottobre a Milano è l’evento di condivisione dell’esito del sondaggio che abbiamo realizzato con tanta determinazione per il nostro progetto nazionale arricchito da ulteriori riflessioni di esperti e partner del progetto e soprattutto la presentazione del Manifesto Soroptimista della città a misura di donna, a seguito della straordinaria partecipazione delle Soroptimiste al questionario (67%).
L’evento rappresenta uno snodo fondamentale del percorso progettuale che segue le linee guida della nostra Associazione, parzialmente già realizzato e che necessita del vostro impegno per diventare pervasivo ed efficace:
Awareness – la consapevolezza che è stata acquisita attraverso incontri, studio, confronti di idee e posizioni e la compilazione ed elaborazione del questionario e che si arricchirà continuamente di contenuti nel prosieguo.
Advocacy – la diffusione dei concetti e degli esiti che attraverso la fase precedente la nostra Associazione ha acquisito, condiviso con altri soggetti come l’ ANCI e tutti i partner del progetto, per farne patrimonio comune e incidere sui cambiamenti sociali e culturali al fine di costruire
“forti comunità pacifiche” in cui “le donne possano esprimere il loro potenziale personale e collettivo”.
Action – attuare progetti concreti guidati da quanto acquisito e condiviso per modificare le condizioni di vita e l’ambiente in cui viviamo per renderlo più vivibile, attrattivo, inclusivo e sicuro.
Infine lasciatemi esprimere un pensiero sulla drammatica situazione che da qualche settimana sta vivendo l’Iran: ciò che sta accadendo deve ridestarci e renderci consapevoli di cosa succede, per unirci nella lotta contro gli autocrati. La tirannia è la grande malattia di questo tempo, quella che priva i popoli dei loro diritti, a partire da quello di autodeterminarsi. Cosa c’è di peggio di una libertà negata, dei diritti di cui donne e uomini sono privati con l’utilizzo della forza brutale, nella distrazione dell’Occidente? In Iran sono in gioco l’inviolabilità della persona umana, la libertà di espressione, la dignità di esistere: occorre tutta la nostra attenzione. Non volgiamo lo sguardo dall’altra parte.
Caserta, 3 ottobre 2022
leggi anche Soroptimist, una pratica di Democrazia Partecipata
La libertà è partecipazione
Con questo secondo numero della nostra rivista abbiamo voluto mettere a fuoco il progetto contro il Bullismo e il Cyberbullismo, dedicato alla difesa e formazione delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi, punto fermo nell’ambito delle nostre responsabilità di Soroptimiste. Come scrive Patrizia Salmoiraghi, past Presidente nazionale e Referente del progetto (l’articolo a pagina 12), “…se l’educazione è minata da una crisi che va via via degenerando e aggredendo fasce sempre più ampie e più precoci della nostra gioventù, la ‘società civile’ deve misurarsi col problema, investendo forze, risorse, competenze ed energie”. Soroptimist è in prima linea ancora una volta con azioni positive e di prevenzione contro ogni forma di violenza. L’iniziativa a livello nazionale nasce come raccordo e punto di riferimento della costellazione formata da tante interessanti esperienze che, nel tempo, i club hanno realizzato in sintonia con le esigenze e le disponibilità delle loro realtà.
Ma queste pagine raccontano anche di un’intensa attività, a tutto campo e su tante altre importanti questioni che i Club hanno affrontato localmente e che l’Unione con impegno ha contribuito a rafforzare, creando le relazioni e i presupposti che danno forza e coordinamento a molti progetti. Tutto ciò attraverso il lavoro del Comitato di Presidenza e in particolare delle Vice Presidenti Nazionali, del Programme Team e delle Referenti dei progetti nazionali.
In questo contesto vanno inseriti i Protocolli d’Intesa sottoscritti ex-novo:
con il Dipartimento Protezione Civile e ANA-Associazione Nazionale Alpini per una tensostruttura da utilizzare in occasione di calamità ed emergenze di varia natura. Le firme sono state apposte digitalmente il 14 marzo 2022, poiché le nostre controparti erano impegnate ai confini dell’Ucraina;
con WeTree, il 30 marzo, per la creazione e il recupero di aree verdi da dedicare a donne che si siano distinte per il loro tangibile impegno, in sintonia con i nostri principi e già si lavora ai quattro progetti pilota. Le proposte sono pervenute da ben 34 club.
con la Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri per la formazione psicologica dei Carabinieri finalizzata a fornire conoscenze e strumenti atti al contrasto alla violenza contro le donne e alla violenza domestica. Il Protocollo sarà formalmente sottoscritto in occasione della prima sessione di formazione, il 14 maggio prossimo, presso la sede della Scuola Nazionale.
Ma voglio condividere da queste colonne anche una riflessione di scenario, prendendo spunto dall’intervento che ho tenuto a Foligno lo scorso 22 aprile, in uno parterre prestigioso: la Festa di Scienza e Filosofia che ha visto confrontarsi 150 illustri relatori da varie parti del mondo; tra gli altri, il Nobel 2021 per la Fisica Giorgio Parisi.
In quel consesso ho testimoniato come il Soroptimist sia una pratica viva di democrazia. Il punto di partenza del mio discorso è stata una preoccupante riflessione del giornalista statunitense di origine indiana Fareed Zakaria, che nel suo libro Democrazia senza libertà in America e nel resto del mondo (2003) sostiene che per parlare di democrazia non sia sufficiente il suffragio universale e che, all’interno di ogni singolo stato, occorra bensì uno sviluppo politico, culturale, sociale ed economico che consenta l’affermazione dei diritti umani, una riduzione della corruzione, lo sviluppo economico, una suddivisione della ricchezza e il libero mercato: dare forma e sostanza alla democrazia, quindi, come processo ampio, vivo e quotidiano, con parole e azioni per promuovere la cultura dei diritti, lo sviluppo sostenibile e la democrazia duale.
Soroptimist mette appunto in campo questi strumenti che si rafforzano grazie a una pluralità di fattori, fra cui le diffuse pratiche di partecipazione civile in cui acquisire competenze per la vita pubblica.
Una prassi costante nella nostra associazione che vede le socie, diverse per formazione, professione ed età, confrontarsi continuamente per realizzare nei propri ambiti progetti e service coerenti con i bisogni del territorio e con gli obiettivi nazionali, europei e internazionali del club. In questo contesto, l’ascolto dei diversi punti di vista, l’argomentazione dei propri, il dialogo costruttivo su obiettivi comuni si formano soprattutto attraverso la vita associativa.
E per concludere, appunto, voglio fare mie le parole di una canzone di Giorgio Gaber: “La libertà è partecipazione” e dedicarle a noi tutte. Mi piace ricordarle in prossimità di un nuovo importante momento della nostra vita associativa, il 124° Consiglio delle Delegate che terremo a Foligno, finalmente in presenza: un grande momento collettivo di partecipazione e, quindi, di libertà.
Giovanna Guercio Direttrice editoriale
La nostra energia
positiva
Possiamo già parlare dei primi risultati: in meno di tre mesi, oltre al lancio dei nuovi progetti nazionali, abbiamo firmato tre importanti protocolli d’intesa e altri due sono in procinto di arrivare alla condivisione. Il primo protocollo firmato con il Ministero di Giustizia-Dipartimento Autorità Penitenziaria per i progetti di formazione e lavoro in favore delle detenute, l’altro con la Magnifica Comunità di Fiemme per assicurarci la cura degli abeti che verranno piantumati grazie al nostro progetto nazionale Rinasce la Foresta che Suona e infine con il Ministero dell’Interno, insieme ad altre tre associazioni femminili a noi vicine, la Rete per la Parità, Le Contemporanee e il Consiglio Nazionale Donne Italiane, protocollo che riguarda le iniziative di accoglienza/assistenza per le cittadine afghane e le loro famiglie.
Abbiamo lanciato nuovi progetti nazionali di puro service, come il progetto STEM in partnership con IBM e le principali Università italiane, dove alcune Soroptimiste, le nostre Role model, rappresentano il Soroptimist alle migliaia di ragazze partecipanti, collaborando con le 23 Università che nell’edizione 2022 prendono parte al progetto, con lo scopo di ampliare gli orizzonti delle giovani che desiderano cimentarsi nelle materie scientifiche, contro preconcetti e stereotipi di genere.
La parità di genere è un tema di trasparenza e di meritocrazia che fa parte del percorso di realizzazione della democrazia e di attuazione della nostra costituzione. Ci impegniamo affinché ciò avvenga nel riconoscimento delle diversità di genere, diversità che come ben sappiamo sono fonte di ricchezza e inclusività per tutta la società. Da questa precisa convinzione e dalla determinazione a far sentire la nostra voce nella società, nelle città, nei borghi, nelle scuole, ovunque si sviluppa il pensiero, si sono generati altri progetti nazionali tra cui La città che vorrei, Bullismo e Cyberbullismo.
La Voce delle Donne Soroptimist News, la nostra rivista, è sempre stata al fianco delle Socie, riflettendo l’evoluzione di programmi e approcci tenuti nei bienni che si sono succeduti: espressione e documento della nostra storia e della nostra anima soroptimista. Alla rivista si sono affiancati, nel tempo, strumenti di comunicazione sempre più pervasivi e mi riferisco ai social e alle chat, attraverso cui passa una comunicazione meno riflessiva, ma immediata e dilagante, diffusasi particolarmente agli inizi della pandemia.
L’accelerazione all’evoluzione digitale impressa dal Covid è stata incredibilmente veloce. Le videoconferenze sono diventate uno strumento famigliare per le persone di ogni età e sono ormai un mezzo di comunicazione prezioso per il Soroptimist ad ogni livello, di cui continueremo ad avvalerci. Ancora non siamo fuori dalla quarta ondata della pandemia che da due anni condiziona le nostre vite e da tempo avvertiamo il bisogno di un piano, di un progetto per il nostro futuro collettivo di esseri umani. Non sappiamo quanto durerà questa situazione, ma di certo sentiamo la necessità di riprendere in mano il nostro domani, magari con aggiustamenti delle nostre abitudini, con rinunce sul piano economico e dell’esteriorità, ma con un maggior senso di libertà e concentrazione. Pare di percepire l’opportunità unica di ricominciare e di voler conferire una piegatura di qualità ed essenzialità alla scuola, alla formazione, alle manifestazioni culturali in genere. Da un’epidemia che ha decimato intere aree geografiche e città, nasce il bisogno di rimanere uniti, di collaborare, di mettere un po’ da parte l’ego, nasce la voglia di riscoprire i territori intorno a noi con più lentezza e con occhi diversi. È già nato un nuovo turismo, un turismo creativo e sostenibile, dove le donne sono spesso protagoniste e che vogliamo raccontare.
Con l’amore per la terra su cui viviamo, non solo in omaggio alle nostre Socie fondatrici che si unirono per difendere una foresta di sequoie, stiamo realizzando un percorso di approfondimento relativo alle tante suggestioni e agli interessanti temi offerti dalla nostra “Foresta che suona”: dalla gestione forestale trattata nel cuore verde d’Italia dai club umbri a Perugia, all’arte della liuteria più prestigiosa del mondo trattata dai club di Cremona e di Trento, ad ulteriori temi che saranno sviluppati in collaborazione con altri club. Questo percorso ci condurrà in Val di Fiemme all’inizio dell’estate ad assistere alla crescita dei primi duemila abeti rossi piantumati.
Il progetto ha raccolto il plauso di molti Club stranieri che si sono messi in contatto con l’Unione Italiana e hanno voluto condividere la gioia di partecipare al progetto. Speriamo che possano raggiungerci per festeggiare insieme con tutte noi Socie dell’Unione Italiana.
Vi confermo che sono a vostra disposizione e intendo trovare tempo per ciascuna di voi.